Villero
Castiglione Falletto
Devo averlo già scritto molte volte, ma visto che siamo arrivati alla lettera “V” sento che mi perdonerete: se il vostro obiettivo è cogliere le peculiarità di un vigneto e più ancora dei vini che produce, l’unica strada è il confronto. E tra i tanti possibili esempi quello che ripropongo con maggiore frequenza è quello tra Villero e Rocche di Castiglione.
Come si può vedere dall’estratto della carta geo-viticola, ma anche e soprattutto da questa prima immagine di sfondo, Rocche di Castiglione e Villero sono divisi soltanto dalla strada che corre lungo il crinale, e su entrambi i lati sono le Marne di Sant’Agata Fossili sabbiose a dominare. Ciò che cambia in modo sostanziale sono invece le esposizioni: Rocche di Castiglione guarda sud-est, Villero (almeno nella parte che si vede) guarda sud-ovest. Stando a quanto ho scritto nell’introduzione al territorio Villero dovrebbe quindi dare vini più caldi e corposi di Rocche di Castiglione, oltre che meno fruttati. E così è.
Se confrontiamo però Villero con Monprivato, sappiamo bene che Monprivato produce vini più slanciati e meno cupi, pur essendo entrambe le MGA sullo stesso tipo di marne e pur avendo un’esposizione del tutto simile. A cambiare questa volta sono i suoli, che da giovani, come nel Monprivato, diventano evoluti, soprattutto nelle zone medio-basse della collina e nella parte dei vigneti che guarda più verso occidente. Sottolineo “soprattutto” perché anche nelle parti rimanenti una certa differenza di suoli con il Monprivato permane, e non a caso anche i vini che lì si producono (penso a Oddero o al Barolo Enrico VI di Cordero di Montezemolo) non tradiscono lo spirito del Villero.
Assaggi consigliati
Barolo Villero – Brovia; Barolo Villero – Giacomo Fenocchio; Barolo Villero – Giuseppe Mascarello e Figlio
Assaggi di riferimento
Barolo Rocche di Castiglione – Brovia; Barolo Monprivato – Giuseppe Mascarello e Figlio
