Arborina
La Morra
Ragionando sulla zona dell’Annunziata nel suo insieme e su un possibile intervallo di stili, se a un estremo troviamo Conca, con i suoi Barolo generosi e di sostanza, all’esatto opposto troviamo invece i Barolo della MGA Arborina, che anche nelle annate più calde si staccano dagli altri per un tocco in più di freschezza e di fruttato.
Un risultato a ben vedere sorprendente se teniamo conto che si tratta di un cru piuttosto precoce, dotato di esposizioni che vanno da buone a molto buone, e delle tante sfumature geologiche che possiamo trovare al suo interno e che in teoria dovrebbero portare con sé altrettante sfumature nei vini. Come si può infatti notare dall’estratto della carta geo-viticola nella MGA Arborina troviamo tre diverse formazioni: le Marne di Sant’Agata Fossili laminate, nella parte alta, le Marne di Sant’Agata Fossili sabbiose, nella parte medio-bassa della collina, e infine anche un piccolo affioramento Arenarie di Diano, proprio in corrispondenza di quel ciuffo di alberi al centro dell’immagine. Netta è invece la prevalenza dei suoli giovani, con la sola eccezione del versante rivolto verso Bricco San Biagio, da cui tuttavia non proviene alcuno dei Barolo oggi in commercio.
Un’ultima nota infine sugli assaggi consigliati. Qui, più che in altri casi, mi sono sentito in imbarazzo nel fare delle scelte perché ogni vino che porta il nome Arborina meriterebbe di essere citato. Per cui torno a sottolineare: l’essere o il non essere tra i vini consigliati non sottintende alcuna classificazione di merito.
Assaggi consigliati
Barolo Arborina – Elio Altare; Barolo Arborina – Renato Corino; Barolo Arborina – Nadia Curto; Barolo Arborina – Mauro Veglio
Assaggi di riferimento
Barolo Cerretta Vigna Bricco – Elio Altare; Barolo Monfalletto – Cordero di Montezemolo; Barolo Conca – Renato Ratti; Barolo Gattera – Mauro Veglio