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Serralunga d’Alba

Serralunga d’Alba

Numero di MGA: 39
Numero di cantine: 29

Il comune di Serralunga d’Alba, come si può osservare nel modello 3D riportato alla fine di questa scheda, è caratterizzato da un lungo crinale che parte a nord dalla pianura e termina a sud in corrispondenza del confine meridionale della denominazione.

Un percorso quasi rettilineo che potete replicare con facilità cliccando in successione sulle miniature delle prime tre immagini panoramiche. Inizialmente senza ruotarle, poi ruotando di 180° gradi soltanto la terza, giusto per capire quanto vicino sia ormai l’estremo sud del crinale, e infine muovendole a vostro piacimento ma concentrandovi sempre sulla semplice quanto fondamentale suddivisione del territorio comunale in due versanti contrapposti: quello orientale, a destra e in azzurro, e quello occidentale, a sinistra in giallo.

Versante Orientale. Dei due è il meno esteso e in più, mano a mano che ci si inoltra in direzione sud lungo la valle che porta a Sinio e a Roddino, tende ad assottigliarsi, mentre i vigneti si spingono sempre più verso la sommità del crinale principale. Al suo interno si possono distinguere quattro settori: la Cerretta, caratterizzata da un bricco imponente e ben visibile attorno al quale si sviluppano altre MGA come Prapò e Teodoro, alle quali si possono poi aggiungere San Rocco e il lato orientale di Sorano; il crinale di Gianetto, Bricco Voghera e Brea; l’ampio settore che spazia dal pieno sud dei Cerrati fino all’est/sud-est di Broglio, San Bernardo e Serra; e infine le due conche della Badarina, nella parte più meridionale del crinale e sul versante esattamente a quello di Francia e Boscareto.

Versante Occidentale. Aperto e luminoso in molte delle sue parti – specie tra Marenca e Arione – questo versante è caratterizzato da una serie di conche e di crinali secondari tra loro parallelli che tendono a farsi più ampi e imponenti via via che ci si sposta verso il confine sud del comune. Il primo settore, che va da Fontanafredda a Costabella, ha quote meno elevate e un’eleganza più spiccata (anche se in zone come Sorano e San Rocco il tannino già si fa sentire). Il secondo, che comprende Baudana e Meriame, ha non poche affinità con Cerretta, mentre il terzo spazia dal volume di Lazzarito al carattere più terroso di Gabutti. Il quarto, che si colloca nella parte centrale del versante, propone la florealità di Margheria, la potenza di Marenca e la verticale austerità di Vignarionda. Il quinto settore infine, caratterizzato da quote altimetriche superiori, propone l’eleganza classicheggiante del Falletto e di Francia (quest’ultima con un pizzico in più di profondità), la spinta tannica del Boscareto, il mix di vigore e di eleganza dell’Ornato e la mineralità meno compatta dell’Arione.

    

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Le MGA di Serralunga d’Alba